domenica 12 luglio 2020

L'AUTORE DELLE PROFEZIE DI GIOVANNI E DI GESÙ SECONDO LE SCRITTURE EBRAICHE

In questo studio vediamo, secondo le scritture ebraiche, Yokhannan ben Zakkai profetizzare e compiere tutto quello che nel Nuovo Testamento viene attribuito a Giovanni figlio di Zaccaria ( detto il battista) e Gesù.

Avot D'Rabbi Natan 4: 5

Ecco, dice: "Poiché desidero il bene, non il sacrificio; L'obbedienza a Dio, piuttosto che bruciata offerte "(Osea 6: 6). Fin dall'inizio, il mondo è stato creato solo con gentilezza, come dice:" Dichiaro, "Il tuo amore costante è confermato per sempre; là nei cieli stabilisci la tua fedeltà". (Salmi 89: 3). Una volta, il rabbano Yochanan ben Zakkai era fuori a Gerusalemme e il rabbino Joshua stava camminando dietro di lui e vide che il tempio era stato distrutto. Disse: "Guai a noi per ciò che fu distrutto! Il luogo che espiò tutti i peccati di Israele. Il rabbano Yochanan ben Zakkai gli disse:" Figlio mio, non essere rattristato. Abbiamo una forma di espiazione simile a quella, e quale è? Atti di amorevole benignità ( Gemilut Chasadim), come dice: "Poiché desidero la bontà, non il sacrificio; L'obbedienza a Dio, piuttosto che le offerte bruciate" (Osea 6: 6), e non i sacrifici ... e quali atti di gentilezza sono questi? Quella prepara una sposa e la rallegra, accompagna i morti, dà soldi ai poveri e prega tre volte al giorno.

IN MATTEO CAP. 12, TROVIAMO LO STESSO CONTENUTO DI OSEA PROFERITO DA YOKHANNAN BEN ZAKKAI, MA VIENE MESSO IN BOCCA A GESÙ:

-6Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. 7Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici, non avreste condannato persone senza colpa.

Sostanzialmente il messaggio è anche pressoché simile a quello di Giovanni il Battista, infatti egli invitava il suo popolino al suo battessimo di conversione per poi conseguire ad una condotta di vita migliore, senza l'ausilio dei sacrifici per ottenere il perdono dei peccati.

GIOVANNI PROFETIZZA LA VENUTA DEL MESSIA

Secondo i Vangeli, poco prima di morire, Giovanni profetizzò l'avvento del Messia di nome Gesù, tuttavia nelle scritture ebraiche invece, risulta che fu sempre Yokhannan ben Zakkai a profetizzare la venuta del Messia, infatti le sue ultime parole furono:
"Metti le navi fuori di casa, affinché non diventino impure, e prepari un trono per Ezechia, il re di Giuda, che sta arrivando".

Con questo riferimento enigmatico a Ezechia, Jokhannan intendeva chiaramente l'avvento del Messia, a cui stava pensando nei suoi ultimi momenti.

Per l'ebraismo era Ezechia il Messia tanto atteso, cosa che i Cristiani sapevano benissimo a tal punto da inventarsi l'Ascensione d'Isaia per insabbiare questa verità.
Infatti in quest'opera si parla delle visioni del profeta Isaia, che un giorno decise di raccontarle al re Ezechia.
In queste profezie Isaia spiegò al re Ezechia che un giorno sarebbe venuto un Messia di nome Gesù, per compiere in sostanza la redenzione finale profetizzata dalle scritture.
Sia ben chiaro che Ezechia, come  ci aspetterebbe da un Messia, riuscì in vita a respingere con l'aiuto di Dio l'assedio degli Assiri, ma con l'Ascensione d'Isaia i cristiani cercarono d'Insabbiare il ritorno del re Messia Ezechia, sostituendolo con ( il fake ) Gesù.

LA PROFEZIA DELLA CADUTA DEL TEMPIO

Da questo momento in poi le scritture ebraiche attestano che fu sempre Yokhannan ben Zakkai a compiere sostanzialmente quello che il Nuovo Testamento attribuisce a Gesù:

Soncino Talmud

"I nostri rabbini insegnavano: Durante gli ultimi quarant'anni prima della distruzione del Tempio .. le porte degli Hekal si aprivano da sole, finché R. Johanan B. Zakkai li rimproverava dicendo: Hekal, Hekal, perché vuoi allarmarci (Predichi la tua stessa distruzione)? So di te che sarai distrutto, perché Zaccaria ben Ido ha già profetato riguardo a te: apri le tue porte, o Libano, affinché il fuoco possa divorare i tuoi cedri "(Soncino Talmud, Seder Mo'ed, vol. III Toma, pagina 186).

Come potete notare la profezia fu fatta sotto Ponzio Pilato da Yokhannan ben Zakkai, in un periodo dove I vangeli attestano la fine di Giovanni il Battista e l'inizio della vita pubblica di Gesù.

Secondo le scritture ebraiche fu sempre Yokhannan ben Zakkai a causare la distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio, compiendo di fatto la vendetta promessa da Gesù nei Vangeli e oltre a ciò risulta che abbia profetizzato l'incoronazione a re di Vespasiano.

Nel Talmud Gittin 56 a e b inoltre viene attestato che anche Yokhannan ben Zakkai bloccò I riti sacrificali nel Tempio, morì in apparenza per poi risorgere e appaiono suoi discepoli e amici persone che nel Nuovo Testamento risultano discepoli e amici di Gesù ( i Gamaliel , Nicodemo, Lazzaro ben Hircanus, Anania ben Dosa, Onkelos detto anche Aquila…).

NOTE

Alcuni contenuti sono tratti dal sito www.anzarouth.com : Talmud Bavli, trattato Ghittin, traduzione a cura di Ralph Anzarouth

http://www.anzarouth.com/2008/08/talmud-ghittin-55-57.html

Altri contenuti vengono approfonditi nei dettagli andando sul Home del blog.




domenica 5 luglio 2020

GEREMIA

Per chi non ama leggere, ho trovato il film completo del profeta Geremia:

https://www.raiplay.it/video/2018/07/La-Bibbia---Geremia-il-Profeta-782f1001-bf73-4d72-b0bd-56ea12576590.html

Perché vederlo?

Nella biografia di Geremia emergono dati presi in prestito dagli evangelisti per costruire la figura di Gesù e dai rabbini invece, per costruire  la figura di Yokhannan ben Zakkai.

Soltanto dal film emergono questi dati in comune:
1) Profetizzò la caduta di Gerusalemme.
2) Rovesciò una bancarella di Idoli e una statua nei pressi del Tempio.
3) Aveva un padre addetto ai sacrifici del Tempio ( come Zaccaria il padre di Giovanni).
4) Sospese i riti sacrificali.
5) Dio parlava attraverso lui.
6) Fu imprigionato.
7) Creò divisione a Gerusalemme istigando i giudei ad arrendersi al re di Babilonia.
8) Consigliò di pagare I tributi ai Babilonesi.
9) Insegnò una buona condotta anche aiutando i poveri e gli oppressi.
10) Come profeta e figlio del Padre  ( bar Abba), fu lasciato libero, al contrario del Re dei Giudei.

venerdì 3 luglio 2020

LA PROFEZIA DELLA CADUTA DEL TEMPIO DI YOCHANNAN BEN ZAKKAI

Gesù è stato considerato un profeta dai cristiani perchè predisse la caduta del Tempio di Gerusalemme e secondo alcuni ne fu anche la causa della sua caduta, per punire tutti coloro che non l'avevano accettato come loro Re.

Questo è la morale di una storia tratta dalla biografia di Giovanni di Giscala, meglio conosciuto nelle fonti ebraiche con il nome di Yochannan ben Zakkai.

Soncino Talmud

" nostri rabbini insegnavano: Durante gli ultimi quarant'anni prima della distruzione del Tempio .. le porte degli Hekal si aprivano da sole, finché R. Johanan B. Zakkai li rimproverava dicendo: Hekal, Hekal, perché vuoi allarmarci (predichi la tua stessa distruzione)? So di te che sarai distrutto, perché Zaccaria ben Ido ha già profetato riguardo a te: apri le tue porte, o Libano, affinché il fuoco possa divorare i tuoi cedri "

(Soncino Talmud, Seder Mo'ed, vol. III Toma, pagina 186)

Altra traduzione:

'' Disse Rabban Yohanan Ben Zakkai al Tempio, 'O Tempio, perché ci spaventi? Sappiamo che finirai distrutto. Perché è stato detto: 'Apri le tue porte, o Libano, affinché il fuoco divori i tuoi cedri' '' (Zaccaria 11: 1) '(Sota 6: 3), (Yoma 39b)


PRECISIAMO

1) ANCHE GESÙ FA LA STESSA PROFEZIA.

2) 40 ANNI PRIMA DELLA CADUTA DEL TEMPIO I CRISTIANI FANNO INCOMINCIARE LA VITA PUBBLICA DEL CRISTO.

Di seguito riporto il passo profetico ripreso da Yokhannan Zakkai (guardate anche la pagina seguente):


Si specifica che il pastore sarà pagato 30 sicli d'argento, quanto la paga di Giuda per consegnare il Cristo.

Proseguendo in Zac. cap 12 si parla del trafitto, come il Cristo sulla croce e come l'essenza del Signore trafitto da Tito sulla cortina del Tempio[1]:

10Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. 11In quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme simile al lamento di Adad-Rimmòn nella pianura di Meghìddo. 12

Dagli stessi passi di Zaccaria, gli evangelisti attingono che IL CRISTO LASCIA LA GUIDA DELLE SUE PECORE A SIMONE DETTO PIETRO CON UN "PASCI LE MIE PECORE":

4Così parla il Signore mio Dio: "Pasci quelle pecore da macello 5che i compratori sgozzano impunemente, e i venditori dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se ne curano affatto. 6Neppur io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in balìa del loro re, perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle loro mani".

Gli ebrei nel Talmud Gittin 56 a e b, prendono pari pari questo passo e lo fanno eseguire da Yokhannan ben Zakkai, che lascerà Gerusalemme e lascerà i suoi eguaci sotto la guida di Simone bar giora ( Abba Sikra o chiamato semplicemente ben Batiah), che alla fine sarà catturato, trasferito nel carcere Mamertino (dove la tradizione Cattolica vuole Simon Pietro) e infine giustiziato.

E stando al Tamud Gittin 56 a e b il Tempio cadde a causa di Yochannan ben Zakkai aiutato da Dio:


E la Beraita dice: disse Rabbi Elazàr: "Vedi quant'è grande la forza della vergogna! Perché [a causa di quell'umiliazione] il Santo, benedetto Egli sia, ha aiutato Bar Kamtza [Yochannan ben Zakkai], ha distrutto la Sua casa ed ha bruciato il Suo palazzo!" [2]

Collegamenti:





mercoledì 1 luglio 2020

DANIELE E LA PROFEZIA DELLE 70 SETTIMANE

Parliamo di enormi sviste da parte di chi da anni studia l'origine del Cristianesimo.
Incominciamo a parlare della morte di Giacomo il minore, accaduta nel 62 d.C. e che mi risulta un'altra falsificazione storica fatta dai Cristiani.

Infatti se andiamo a vedere la profezia di Daniele delle 70 settimane/anni, una profezia tanto cara ai Cristiani, prima della distruzione del Tempio:

24Settanta settimane sono fissate
per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all'empietà,
mettere i sigilli ai peccati,
espiare l'iniquità,
stabilire una giustizia eterna,
suggellare visione e profezia
e ungere il Santo dei Santi.
25Sappi e intendi bene:
da quando uscì la parola
sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme
fino a un principe consacrato,
vi saranno sette settimane.
Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati,
e ciò in tempi angosciosi.
26Dopo sessantadue settimane,
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui.
Il popolo di un principe che verrà
distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un'inondazione
e guerra e desolazioni sono decretate fino all'ultimo.
27Egli stringerà una solida alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
FARÀ CESSARE IL SACRIFICIO e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio devastante,
finché un decreto di rovina
non si riversi sul devastatore».

Troviamo scritto chiaramente che:

26Dopo sessantadue settimane ( o anni),
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui.

I cristiani cosa hanno fatto? HANNO FATTO MORIRE INGIUSTAMENTE IL PIO GIACOMO PROPRIO NEL 62, per adempiere la profezia.

Inoltre, l'abominio della devastazione (del Tempio) profetizzata da Daniele, viene compiuta in Guerre Giudaiche da Giovanni, che nel Tempio compie il rito perfezionamento cristiano e cioè l'unzione di massa detta anche cresima:

Libro V:565 Pertanto egli[Giovanni] attinse il vino e l'olio santo, che i sacerdoti conservavano nel tempio interno per
versarlo sugli olocausti, e lo distribuì alla sua banda, e quelli senza inorridire se ne unsero e ne bevvero.
Libro V:566 Non posso trattenermi dal dire ciò che l'animo sconvolto mi detta: se i romani avessero tardato a punire i colpevoli, la terra si sarebbe spalancata per inghiottire la città, o questa sarebbe stata spazzata via dal
diluvio o sarebbe stata incenerita dai fulmini come la terra di Sodoma; essa infatti aveva allevato una stirpe
assai più empia di quelle che subirono tali flagelli, e per la sua follia il popolo intero fu votato allo sterminio.

Il Talmud Gittin 56 a e b invece ribadisce come in Guerre Giudaiche che Yokhannan fece sospendere I riti sacrificali, però con una piccola variante: diede ai sacerdoti un vitello da sacrificare da parte dei romani con un taglio sul labbro fatto da lui stesso: siccome questa tipo di offerta era vietata per via dell'imperfezione, si attivò l'abominio della devastazione ( del Tempio) per mano dei romani profetizzato profetizzato da Daniele.
Giovanni è dunque quell'uomo che storicamente ha interrotto PER SEMPRE i riti sacrificali  nel Tempio e a causa sua, il Tempio è stato distrutto.
Se i Cristiani hanno scritto che fu Gesù ad interrompere i riti sacrificali nel Tempio e che sarebbe venuto su carri da guerra proveniente dal cielo per distruggere il Tempio, che cosa dobbiamo pensare, che hanno mentito a tutti?
Visto che le loro azioni sono uguali e sono atte a conseguire gli stessi obbiettivi, personalmente credo che Gesù sia la bella copia, scritta su carta, di Giovanni, ad uso esclusivo dei pagani.
Concludendo, anche soltanto esaminando quest'aspetto non possiamo far altro che dedurre che fu Giovanni quel re che non regnò e che generò tonnellate e tonnellate di scritti sacri a lui dedicati.

IL PRIMO EVANGELISTA MATTEO CONFERMA QUANTO DETTO sopra:

Gerusalemme sarà distrutta
15Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l'abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele - chi legge, comprenda -, 16allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, 17chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, 18e chi si tro1va nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. 19In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano!
20Pregate che la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato. 21Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall'inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati.
23Allora, se qualcuno vi dirà: «Ecco, il Cristo è qui», oppure: «È là», non credeteci; 24perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. 25Ecco, io ve l'ho predetto.
26Se dunque vi diranno: «Ecco, è nel deserto», non andateci; «Ecco, è in casa», non credeteci. 27Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi.
La venuta del Figlio dell'uomo
29Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.
32Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. 33Così anche voi: quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. 34In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. 35Il cielo e la terra passeranno,ma le mie parole non passeranno.
36Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né il Figlio, ma solo il Padre.
37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l'altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l'altra lasciata.

In questa parte del vangelo di Matteo, che viene subito dopo la profezia della caduta del Tempio ( per altro fatta, nello stesso tempo, da Yokhannan ben Zakkai secondo il Talmud), troviamo ribadire da Gesù il momento in cui avverrà la distruzione di Gerusalemme e cioè quando nel Tempio avverrà l'abominio della devastazione, che come visto in precedenza, fu “causato" sempre da Giovanni.
Si ribadisce inoltre nel passo, che verranno le schiere celesti, “con carri da guerra provenienti dai cieli", un tema che troviamo sia in Guerre Giudaiche di Flavio Giuseppe e sia nell’Historiae di Tacito.
Per ultimo e non meno importante, troviamo la seguente profezia:

“ 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l'altro lasciato.”
Qui Gesù preannuncia la liberazione “del profeta” Yokhannan ben Zakkai e la cattura di Simone di Ghiora che si travestì, prima di uscire da sotto le macerie del Tempio, da re dei Giudei.
È lo stesso copione utilizzato dopo per Gesù e Barabba e ancor prima fu utilizzato per descrivere la caduta del primo Tempio, dove anche qui il re dei Giudei Sedecìa venne catturato e dove venne invece liberato dalla prigionia il profeta Geremia, che profetizzò come a Yokhannan/Gesù la caduta del Tempio.